Visitare le sedi del Parlamento è occasione preziosa e rara: ciascun istituto scolastico può richiedere appuntamento per un solo gruppo di studenti nel corso dell'anno scolastico.
Per l'anno scolastico 2016/17 è stata accettata la richiesta di visita di Palazzo Montecitorio.
Il 19 gennaio 2017 il gruppo dell'Ada Negri, costituito da "rappresentanti" delle classi terze, ha avuto modo di addentrarsi nelle stanze e nei saloni della sede della Camera dei Deputati.
Il resoconto dell'esperienza nelle parole dei ragazzi.
Era novembre quando la prof ci parlò di questa visita di istruzione, ma noi, o almeno io, non le diedi molto peso. Poi a dicembre la prof ci disse che se avessimo voluto partecipare, avremmo dovuto fare una ricerca, e i più meritevoli sarebbero stati scelti per rappresentare la scuola. Decisi di provarci e andai anche bene, perché fui scelta per andare a Montecitorio. Ero entusiasta. Il giorno prima della partenza è stato "Ansia": mia mamma che dice che devo chiamarla spesso, che devo farle sapere tutto, poi la paura di dimenticare qualcosa... insomma dire che ho dormito la notte precedente la visita è una barzelletta.
Una volta arrivati a Roma sono rimasta un po' sorpresa da questa città sia perché è la capitale , ma anche per il fatto che stando lì pensavo che mi sarebbe mancata Napoli ma, scesi dal pullman mi sono resa conto che tanto diversa da Napoli non era, a parte il fatto che non si sentiva né l’ odore di frittura né c’era l’ ombra delle bancarelle nei vicoli. Davanti a Montecitorio subito ho pensato alla televisione e a tutte le volte che avevo visto quella facciata al telegiornale.
L'edificio affaccia da un lato su piazza del Parlamento e dall'altro su piazza Monte Citorio. Ci siamo fermati davanti alla grande facciata con tanti gradini che portano ad un maestoso portone, solo che l'entrata dell'edificio non era quella. Di fianco alla scalinata, c'è una piccola porticina dove ci aspettava la guida, che si è presentata a tutti.
La guida mi ha dato l’ idea di una poliziotta per il suo modo di vestire.
Per motivi di sicurezza è stato necessario il controllo con il metal-detector, e inoltre abbiamo dovuto consegnare tutti i telefoni; mi sono apparse eccessive le misure di controllo previste.
La guida ha spiegato la storia del Palazzo illustrandoci le differenze architettoniche dei vari periodi storici in cui è stato realizzato spiegandoci anche le differenza fra i vari stili.
L'edificio è di tre piani: su ognuno di essi vi sono vari uffici, ma quelli più importanti sono sul secondo; oltre a varie sale stampe, c'è l'entrata dell'aula legislativa e le finestre s'affacciano sul cortile d'onore, dove c'è la fontana. Siccome è un luogo importante, la visita è stata più che silenziosa, anche se la guida cercava di farci partecipare alla spiegazione.
Andiamo a vedere il corridoio, all'inizio mi sono detta "un corridoio, anche io lo tengo a casa, che sarà mai", non era come il corridoio che ognuno ha a casa, è diverso, lunghissimo e larghissimo, con il pavimento rivestito da un tappeto rosso, mi sembrava di stare in un castello. Questo corridoio viene chiamato "Transatlantico", perché è caratterizzato da arredi che ricordano le navi, infatti sul soffitto non c'erano lampadari ma delle plafoniere. Mi ha dato proprio la sensazione di tranquillità. Ai lati del salone ci sono delle camere, tra cui una chiamata "camera verde", perché ci sono dei lampadari verdi: è una sala lettura. Nel palazzo c'è addirittura l'infermeria!
Le stanze che più mi sono piaciute sono state quelle della Lupa, dove si trova la statua di una Lupa che allatta Romolo e Remo, e soprattutto la stanza delle donne: alle pareti ci sono quadri delle presidentesse, e su una parete ci sono degli specchi, con scritto sotto "Presidentessa" o "Presidente". E'una cosa molto carina, che fa pensare che ognuno di noi, studiando, potrebbe diventare il prossimo presidente della Camera.
Successivamente ci hanno portato nella Camera dei Deputati e fatti sedere sulle tribune. La Camera e' un ramo del Parlamento, l'altro ramo e' il Senato. Camera e Senato legiferano e approvano le leggi; la sede del Senato è a palazzo Madama.
Il momento che non dimenticherò mai della visita è stato quando siamo entrati nella Camera dei Deputati. Nonostante fosse così grande, mi sentivo oppressa. Mi guardavo attorno un po’spaesata, e i colori scuri del legno mi facevano sentire come se avessi un fiato sul collo. D’improvviso però è cambiato tutto. Il mio sguardo è andato verso l’alto e quelle sensazioni cupe immediatamente sono sparite. Mi sembrava di stare in una serra, per quelle vetrate ad effetto giardino incantato. Nella mia mente in quel momento ero una farfalla e pian piano andavo sempre più in alto, liberandomi nel cielo. I miei pensieri sono stati però interrotti dal parlare della guida, la quale spiegava proprio che le decorazioni del soffitto in vetro erano in stile liberty; davvero buffo eh? Liberty. Era lo stile di come mi sentivo io: libera!
Della visita a Palazzo Montecitorio sono
pochi i momenti che veramente porterò dentro di me. Pochi non perché non mi sia
piaciuto,anzi ringrazio per l’opportunità che mi è stata
concessa, ma perché di momenti belli ce ne sono stati così tanti che ho dovuto
fare un accurato esame per selezionare le cose davvero importanti.
(Contributi di Michele Vaccaro III F, Chiara Maisto III F, Raffaella Pezzella III F, Francesca Astuccia III E, Vincenzo Paolone III E, Sara Liccardo III E, Aurora De Roberto III C)
Chi vuole avere un'idea visiva di ciò che riserva Palazzo Montecitorio, può "accontentarsi" della visita virtuale, cliccando sul seguente link.
Visita virtuale della Camera dei Deputati