L'ensemble di flauti dolci, costituito da alunni provenienti dalle classi II e III, ha ottenuto il PRIMO POSTO, con punteggio 98/100, al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale di Bracigliano.
Nona edizione del Premio Minerva di Letteratura per ragazzi, e anche stavolta un bel gruppo di alunni superlettori dell'Ada Negri ha partecipato al premio come lettore/giurato.
La manifestazione si è tenuta il 6 dicembre al Palazzo Palumbo di Giugliano: i ragazzi hanno incontrato gli autori dei libri che sono stati letti con diligenza, passione e attenzione: hanno posto domande, si sono fatti autografare i libri e hanno scattato selfie con gli autori.
Il libro più votato, il vincitore tra i finalisti "Troppo piccola per dire sì" di Gigliola Alvise, "Mio fratello rincorre i dinosauri" di Giacomo Mazzariol ed "Il ritorno dei Cantalamappa" dei Wu Ming. si scoprirà leggendo tra le righe delle testimonianze di alcuni dei ragazzi che hanno partecipato all'evento.
Verso la fine del primo anno di scuola media, quando quasi tutta la classe era ancora spaesata nel nuovo ambiente scolastico, la professoressa ci parlò del progetto Minerva: voleva partecipare doveva leggere tre libri per poi incontrare gli autori e decidere quale fosse piaciuto di più ai ragazzi.
Appena sentita la notizia, mi proposi subito, perché mi sembrava un bel modo di svagarmi nei momenti in cui non avevo niente da fare. Purtroppo , dopo circa una settimana, si scoprì che in realtà il progetto era destinato alle seconde e non a noi, eproprio le seconde classi, a dicembre del nuovo anno scolastico , sarebbero andate a incontrare gli autori.
Passò un anno , e il ricordo del Progetto Minerva era sempre più vago. Quando ci è stato riproposto, rispetto all'anno scorso precedente più ragazzi si mostrarono interessati. Il primo libro che ho letto è stato "Troppo piccola per dire sì", e mi è piaciuto molto, come il secondo, mi piacque molto , insieme al secondo, "Mio fratello rincorre i dinosauri", mentre il terzo non ha convinto troppo. Man mano che si avvicinava la data dell'incontro con gli autori , l'emozione e l'ansia iniziavano sempre più a salire, perché non vedevo l'ora di vedere chi avesse scritto quei bellissimi libri. Quando è arrivato finalmente il giorno dell'incontro, già dal risveglio il mio cuore batteva fortissimo soltanto al pensiero. Durante il tragitto per arrivare al luogo della manifestazione, mi ripetevo sempre il nome del palazzo in cui dovevo incontrare gli autori, per non dimenticarmelo quando l'ansia sarebbe sopraggiunta.
Prima di entrare nella sala ci fecero votare. Quando arrivò il mio turno pensai che il mio voto avrebbe potuto influenzare completamente l’esito della votazione, ed essendo molto indeciso tra i due libri che mi erano piaciuti di più, ho affidato il voto alla sorte: testa o croce. Giacomo Mazzariol mi è apparso subito simpatico, anche perché, essendo più giovane , capiva cosa ci faceva ridere. Invece Gigliola Alvisi mi ha molto affascinato per la storia che c’è dietro il suo libro. Durante le domande poste agli autori dai ragazzi iniziai ad annoiarmi poichè quest'ultime erano quasi sempre le stesse. Finalmente arrivò il turno della nostra compagna di scuola che doveva porre a Giacomo la domanda che avevo proposto leggendo un passo del libro a tutti i lettori/giurati. Così, quando iniziò a parlare, mentre ascoltavo, giravano nella mia testa tutti i ricordi che avevo del Progetto Minerva , e tutte le fantastiche emozioni che mi hanno fatto provare quei libri , compiacendomi del lavoro che avevo svolto.
Salvatore Impinto 3 A
Quel giorno l’atmosfera nella sala era molto tranquilla ed io non vedevo l’ora che gli autori arrivassero. La scrittrice di “Troppo piccola per dire sì” è stata con tutti noi molto gentile e simpatica e girava per tutta la sala sempre sorridendo. Quando è arrivato Giacomo Mazzariol, autore di “Mio fratello rincorre i dinosauri”, c’è stato un momento di euforia da parte di noi ragazze. Il fatto che mi è piaciuto di più è stato quello che grazie alle varie domande fatte agli scrittori, ho scoperto molte più cose non solo sui libri, ma anche sugli autori stessi. Gli scrittori dei “Cantalamappa” invece non si sono presentati per degli impegni, anche se ci tenevamo tutti tanto a conoscerli. La scelta del libro da votare è stata davvero molto difficile per me, ma alla fine ho deciso di votare per “Mio fratello rincorre i dinosauri”, poiché racconta di una storia reale che nel libro è stata resa in alcune parti molto ironica e divertente.
Mariarosaria Granata 3 C
Gigliola Alvisi con alunna
Ogni autore ha presentato il proprio libro e sono stati molto coinvolgenti,tranne i Wuming che non si sono presentati ma hanno lasciato una lettera di scuse.dopo la presentazione abbiamo avuto la possibilità di fare delle domande agli autori che hanno risposto con molta allegria.Tra questi c'è n'era uno che mi ha colpito molto per la sua simpatia e ironia anche nel rispondere alle nostre domande,ovvero Giacomo Mazzariol,l'autore di'' mio fratello rincorre i dinosauri'',che tra l'altro è stato anche il libro che ho votato.
Antonella Marino 3 C
E' stato un giorno ed un evento molto atteso, ho dedicato tutta me stessa per riuscire a completare in tempo la lettura dei libri e realizzare i power point di ognuno.
All'inizio, quando fummo avvisati di questo progetto, non ci pensai due volte e mi offri subito, sicura e felice di poterlo fare! Comunque, bando alle ciance (e ciancio alle bande -.-) non vedevol'ora! Avevo anche una certa ansia, dopo tutto questo tempo, di vederli da vicino, sarà meraviglioso, pensavo! Una volta arrivati in sala si notava subito un "tavolo" dove c'erano scritti i nomi degli autori ad ogni posto, c'era scritto anche il nome dei Wu ming, ma loro non sono venuti e mi è dispiaciuto parecchio, insomma, avrei voluto riempirli di domande! Il loro libro mi aveva affascinata, e non poco!
E' stato bello vedere Gigliola gironzolare per la sala, sorridente, mentre parlava con qualcuno di noi, e aveva qualcosa nello sguardo che le dava "l'aria da mammina"(forse sarà per la sua età ;)..).
Aspettammo un po' prima di vedere l'altro autore, ovvero Giacomo Mazzariol, Il quale si confondeva con i ragazzi delle scuole per il modo in cui era vestito;)
Dopo aver introdotto i libri, iniziammo a porre delle domande agli autori e si potevano notare benissimo le differenze, anche solo nel modo di parlare. Gigliola rispondeva sempre con un certo modo di fare (con un certo charme insomma!..) e ad alcune domande si perdeva nei suoi ricordi, sempre sorridente.
Giacomo, invece, rispondeva alle domande facendoci ridere sempre, (tipo ogni tre secondi) e non aveva nessun problema nel raccontarci le sue "avventure" con il fratello.
Questa esperienza è qualcosa che ricorderò sempre. Se avessi un librone dei viaggi come quello dei Cantalamappa, scriverei proprio questa esperienza come una delle prime.
Mariangela Pia Cacciapuoti 2 H
E' stata un'esperienza molto più bella di quella di due anni fa, grazie agli autori che parlavano con il linguaggio di noi ragazzi e ci facevano ridere sciogliendo così la tensione.
Cristina Mauriello 3 C Le emozioni che ho provato per progetto Premio MINERVA sono tantissime, ovviamente tutte positive e tra queste anche il divertimento. Mi sono divertita molto soprattutto quando ci hanno annunciato che potevamo farci firmare i libri dagli autori, perché era una specie di gara a chi spingeva avanti e indietro per avere per primo la firma e scattare una foto! Io e una mia amica siamo andate a farci firmare per prima il libro da Gigliola perché da Giacomo c’era troppa folla e allora pensavo che se fossi andata dopo ci sarebbe stata meno folla e invece… ERA PEGGIO!!!!!! Alla fine ce l’ho fatta a farmi firmare il libro e a fare una foto con Giacomo e visto che mi hanno spinto, nella foto sono venuta a metà. Questa esperienza è stata fantastica anche perché è la prima volta che partecipo ad un progetto così e rifarei volentieri tutto da capo! Importante non è quello che provi a fine gara. Importante è quello che provi durante gara! Anna Sequino II H
Giacomo Mazzariol con alunni
Questo progetto mi è piaciuto molto e mi ha fatto capire ancora di più come un libro possa dare emozioni. Quando ho visto gli autori ero un po' emozionata, soprattutto quando ho visto Gigliola Alvisi, la mia preferita. Di Giacomo Mazariol mi è piaciuto il modo di parlare con tanta leggerezza di un argomento per lui delicato. Mi è un po' dispiaciuto che non ci fossero i Wu Ming, anche se il loro libro non era di mio gusto. Quest'esperienza mi è piaciuta molto, anche perché non avevo mai incontrato degli autori . Federica Barti 3 H
Questa per me è stata la seconda esperienza, poiché già partecipai in prima media. Non so il perché, ma questa volta ero più emozionata, più ansiosa di conoscere gli autori dei libri che ho letto, forse perché i libri mi hanno colpita molto. È stata davvero un’esperienza fantastica, conoscere gli autori, e potermi togliere delle curiosità che avevo sui libri, in più ho trovato gli autori molto simpatici e disponibili, pronti a rispondere a tutte le domande. Una cosa che mi è rimasta impressa è il fatto che l’autrice di “Troppo piccola per dire si” sia andata in giro tra i ragazzi a fare delle domande, si è avvicinata anche a me e alle mie amiche, e ci ha chiesto se fossimo agitate, e noi non potevamo dire altro che si, e ci ha confessato che anche lei era molto agitata ed emozionata.
Vittoria Tomas 3 C
All’inizio forse non ero tanto eccitata per questo progetto ma dopo aver incontrato gli autori dei due libri e dopo aver ascoltato tutte le risposte alle domande, ho veramente capito quanto potesse essere affascinante questo progetto, da cui ho anche appreso molto. Sono stata colpita molto dalla timidezza di Giacomo ma allo stesso tempo dal modo scherzoso con cui si rivolgeva verso di noi. Una cosa del suo libro che mi rimarrà impressa per sempre è che l’unico handicap nella vita è un atteggiamento negativo. Il primo impatto che mi ha dato Gigliola è stato quello di una donna molto gentile e sono davvero molto felice che il suo libro abbia vinto perché esso ha trattato un argomento che mi ha colpita molto. Rifarei molte altre volte questo incontro che mi ha divertita e incuriosita molto.
Miriam Del Gaudio 2 H
È la prima volta che partecipo ad un incontro tenuta da scrittori di cui ho letto i libri e posso dire che è stata un’esperienza emozionante: sentire gli autori raccontare con la propria voce cosa li ha portati a scrivere i libri è estremamente interessante. Con il libro di Mazzariol sono entrata in un mondo a me sconosciuto ovvero quello dei ragazzi down e grazie all'esperienza dell'autore oggi posso dire che so qualcosa in più del loro mondo. Attraverso il libro di Gigliola Alvisi ho capito come le persone si lasciano influenzare dalla religione e dalle regole tradizionali. In conclusione spero che in futuro anche al liceo possa fare un'altra esperienza del genere che mi ha portata a leggere libri di autori contemporanei.
Lucia Guarino 3 A
La parte che mi è piaciuta molto è quando l'autore Giacomo Mazzariol scherzava e rideva in modo molto attivo e accattivante con noi ragazzi invitandoci a partecipare attivamente.
Alessandro Di Maro 3 H
E' stato un avvenimento divertente soprattutto per le battute di Giacomo (l'autore di "mio fratello rincorre i dinosauri") e alla fine sono stato contento perchè ha vinto il mio libro preferito "Troppo piccola per dire si ". Pasquale Di Rosa3 H Sono andata al palazzo Palumbo per il premio Minerva ed è stato tutto bellissimo. Avrei dovuto leggere un passo del libro “troppo piccola per dire sì” davanti all’autrice e a tutti, e l’ansia si è fatta sentire: la paura di sbagliare, di dimenticare le parole e di emozionarmi troppo .Devo ammettere che è stata un’esperienza unica, che studiare mi ha portata a questi traguardi che mi rendono felice. Quando ho visto entrare gli autori dei libri,ho notato che Gigliola aveva uno sguardo gentile, pacato e molto intellettuale (forse sarà per gli occhiali ahah), mentre avevo inizialmente scambiato Giacomo per un barbone, dato il modo in cui si era vestito. A primo impatto mi è sembrata una persona menefreghista, con un carattere scontroso, ma quando ha iniziato a parlare del suo libro mi sono accorta di quale persona simpatica sia: considera la diversità come una completa normalità e non appesantisce argomenti molto seri. Sono rimasta male perché i Wu Ming non si sono presentati, avrei voluto tanto conoscerli e chiedere perché hanno voluto scrivere un libro in bilico fra realtà e fantasia; avrei voluto vedere ascoltare approfondimenti sul libro. Però nel complesso mi è piaciuto tutto e ho trovato questa giornata molto interessante,diversa dalle altre, una di quelle giornate speciali che non ti capitano spesso ed è stata molto piacevole anche la disponibilità degli autori nel firmare tutti i libri e scattare foto. E' stato tutto indimenticabile e devo ammettere che è vero.... leggere fa bene! Karol Masso II H
E per avere un assaggio di ciò che c'è nei libri, i booktrailers.
A fine aprile si sono svolte in Puglia le finali nazionali di Geometriko per le varie categorie: G1 e G2 al primo turno, ovvero scuola primaria e secondaria di primo grado, poi G3 e G4 ovvero secondaria di secondo grado.
La Campania ha conquistato medaglie in entrambi i turni, con il secondo posto nazionale nella categoria G1 e il terzo posto nazionale nella categoria G4 e registrando altri ottimi piazzamenti nelle altre categorie.
I nostri campioni, Francesco e Syria, accompagnati in Puglia dalla prof. Antonella Salera e da alcuni familiari entusiasti, hanno gareggiato con grande determinazione e passione e si sono distinti per sportività e ottima preparazione, pur non guadagnando la finalissima.
A loro va il nostro ringraziamento e il nostro plauso per la splendida prestazione!
L’esperienza pugliese ha anche confermato quanto Geometriko non sia solo un “gioco” , ma un modello didattico-inclusivo a 360 gradi: l’accoglienza, le location, gli eventi hanno dimostrato ancora una volta il carattere sociale e innovativo con cui questo progetto è nato e viene portato avanti dalla passione del suo inventore, prof. Tortorelli.
Altro aspetto innovativo di Geometriko è la sua assoluta “verticalità”: l’occasione per praticarla e verificarla concretamente si è presentata il 17 maggio, quando 68 alunni della scuola primaria “De Filippo” di Giugliano ( alunni che dal prossimo anno scolastico saranno in prima media), accompagnati da dieci maestre, sono arrivati alla “Ada Negri” per un incontro di accoglienza organizzato e coordinato dalla prof. Anna Picone.
Nel corso dell’incontro, divisi in gruppi, i ragazzi hanno potuto giocare in palestra, visitare alcuni ambienti della scuola, assistere ad alcune perfomance messe in scena dagli alunni della sez, F, e anche sfidare i nostri a Geometriko!
La sfida è stata divertente ed appassionante per tutti!
Stesse regole, stesse carte, stesse strategie: non c’è stata alcuna difficoltà ad integrare gli alunni dei due gradi di scuola, che anzi si sono sfidati con giusta competitività e grinta!
Ebbene sì! Non il 19 maggio come anticipato nel post Diamo i numeri, ma il 26 maggio si è conclusa l’avventura dei nostri alunni alla gara di giochi logici ideata dalla scuola Media Salvemini di San Sebastiano al Vesuvio , i cui momenti principali sono stati la fase selettiva, avvenuta il 24 febbraio nelle 16 scuole aderenti, a cui hanno partecipato circa 500 alunni, e la finale, avvenuta il 6 maggio 2016, a cui hanno partecipato i migliori 8 studenti di ciascun istituto per un totale di 119 finalisti.
I finalisti dell'Ada Negri
Tanta soddisfazione alla premiazione dei partecipanti, avvenuta il 26 maggio in un clima di festa e allegria, perchè non solo sono stati premiati i primi 3 classificati fra tutti i partecipanti alla gara, ma anche i migliori alunni di ciascuna scuola!
I nostri premiati:
Aurora de Roberto , Francesco Arboretto, Giovanni D’Alterio
Il giorno 11 maggio presso la biblioteca comunale di Giugliano abbiamo partecipato alla sfida "Lettori in gara", organizzata dall'associazione Minerva. Per noi è stata un'esperienza bellissima e sarebbe bello ripeterla in quanto la lettura suscita sempre nuove emozioni. Il libro che abbiamo letto è stato molto interessante e ci ha fatto riflettere su problematiche come il bullismo e la violenza sui minori. La gara è stata molto emozionante, ci siamo scontrati prima con la scuola media Impastato di Giugliano e poi per la finale con la scuola media Siani di Villaricca. Durante la gara tutti abbiamo partecipato con grande impegno e abbiamo meritatamente vinto il primo posto.
Gli alunni di "Lettori in gara" delle classi 1I-2I-3L-3M-3N
La 2° A, insieme ai professori del corso sta lavorando al progetto “Alimentazione consapevole”.
In una prima fase, gli alunni hanno concentrato la loro attenzione sulla ricerca di notizie sui principali piatti tipici della cucina napoletana e sulla realizzazione di un ricettario che prevede per ogni piatto anche la sua storia.
Hanno imparato a calcolare i valori nutrizionali dei vari cibi, tra cui la regina dei latticini, “la mozzarella”.
Inoltre hanno usufruito delle fonti multimediali per osservare i processi di lavorazione dei derivati del latte.
A compimento di questi studi, il giorno 5 aprile, hanno visitato il “Caseificio Principe” dove hanno osservato i vari processi della produzione della mozzarella sia per quanto riguarda la lavorazione di tipo industriale che per quella manuale.
Il Dottor L. Angelillo, tecnico dell’alimentazione, ha risposto alle domande poste dalla classe, chiarendo ulteriori dubbi e soddisfacendo con professionalità mista a simpatia tutte le curiosità degli alunni e dei docenti.
Il caseificio è molto attrezzato e alla fine della visita gli alunni hanno degustato dei bocconcini di mozzarella, gentilmente offerti dal proprietario.
Per i ragazzi è stata una bellissima esperienza: hanno arricchito le loro conoscenze sulla produzione di questo prodotto noto ed invidiato in tutto il mondo e hanno anche avuto la possibilità di incontrare e confrontarsi con varie figure professionali, dal dottore tecnico dell'alimentazione, agli operai responsabili dei vari processi della lavorazione e produzione della mozzarella fino agli addetti alla vendita.
Pochi giorni fa, la mia classe e altre cinque della scuola, sono state al teatro San Carlo.
Sapevo che non mi sarei annoiata, adoro la musica e in quel teatro è stata orchestrata e cantata tantissima musica.
È il teatro più antico di tutta l'Europa settecentesca.
Vivo a Napoli eppure non c'ero mai stata.
Appena siamo arrivati non siamo entrati subito siamo andati vicino al mare per fare uno spuntino. Facevamo foto a raffica! Mentre camminavamo era un continuo via vai di gente che ci chiedeva di comprare. Anche all'ingresso del teatro. Veramente fastidiosi. Ho detto più no giovedì scorso che in tutta la mia vita.
Quando siamo entrati sono rimasta con una faccia simile a quella dell’Urlo di Van Gogh. Ero un pò spaesata e mi sentivo piccola in quell’edificio che mi sembrava un palazzo reale: le pareti color panna e le porte decorate in oro. Uno splendore.
C'era una sala con delle statue di compositori. Mi sono soffermata sulla statua di Domenico Cimarosa e ho fatto una foto buffa: cercavo di prendergli la mano. Era un sogno. Pianoforti ovunque. Vecchissimi.
Finalmente siamo entrati nel cuore del teatro. Lo stupore è stato gigantesco. Un miscuglio di colori. Rosso e Oro. Mille posti come minimo. Ovunque mi girassi vedevo sedie.
Il soffitto è decorato con un quadro bellissimo.
La guida ha cominciato a parlare e ci ha detto un mucchio di cose interessanti.
Ci ha raccontato la storia del San Carlo. Il teatro è stato costruito per volontà del re Carlo lll di Borbone, inaugurato il giorno del suo onomastico. La sera prima dell'inaugurazione l'architetto si rese conto che non c'era un ingresso per il Re e cosí in una sola notte riuscirono a costruire un passaggio segreto.
La guida ci ha detto che prima a teatro si mangiava, si beveva e si giocava perfino a carte. Mozart, entrando nel teatro, disse che era il più bello del mondo e che Napoli era la città che canta e che incanta, ma che i Napoletani erano (e sono) troppo rumorosi. Domenico Barbaria nell’800 pensò bene di far creare una sala per giocare a carte ed ebbe veramente molto successo. Anche Riccardo Muti ama il nostro teatro, dice che l'acustica è fenomenale.
Il palco reale è bellissimo: è sormontato da una corona. Finché il re non applaudiva nessuno poteva farlo e per guardare il re, il suo avvio all’applauso, nei palchi ci sono degli specchi inclinati in modo tale da poter guardare le azioni del re. Capitava anche che il re si addormentasse durante gli spettacoli, in quel caso si doveva aspettare che si svegliasse per applaudire.
E ora le cose ancora più curiose.
Il teatro é attivo adesso anche d'estate e sotto le sedie c'é l'aria condizionata.
Il San Carlo ha un orologio che funziona perfettamente: il braccio di una statua dorata indica l'ora, ma a girare non é mica la statua! E’ il quadrante!
Ancora adesso l'orario é preciso e perfetto.
C'era un grande stemma sul soffitto con tutti i simboli della famiglia dei Borbone, ma i Savoia li coprirono, però . durante un terremoto cadde proprio la croce bianca dallo stemma sabaudo. Il palco, secondo le parole della guida, dovrebbe essere più grande almeno tre volte la sala principale. Ma non lo saprò finché non ci andrò per vedere un'opera: non hanno aperto il sipario e il palco è rimasto un segreto. Mi è rimasta una grande curiosità inappagata. Un’altra cosa di cui mi lamento riguardo questa gita scolastica veramente molto bella e divertente è che siamo stati dentro il teatro per pochissimo tempo.
Mi sono resa conto che vivo in una splendida città e voglio visitarla e vederla tutta.
E’ una vergogna non conoscere la città dove si vive.
Il 27 marzo i ragazzi delle classi prime hanno incontrato il IV reparto mobile della Polizia di Stato.
E’ stato mostrato un filmato attraverso il quale gli alunni hanno potuto osservare le situazioni di emergenza verso cui la squadra è chiamata ad intervenire sul territorio nazionale.
Alla visione del documentario è seguito un dibattito, ricco di interventi pertinenti, che ha pienamente coinvolto i ragazzi.
Successivamente si sono tenute delle simulazioni negli spazi esterni della scuola: gli alunni hanno osservato dal vivo gli strumenti in dotazione alla squadra e hanno simulato situazioni reali.
Un’altra occasione di crescita e di formazione nell’ambito dell’educazione alla legalità.