martedì 28 marzo 2017

Incontro con la Polizia di Stato

Il 27 marzo  i ragazzi delle classi prime hanno incontrato il IV reparto mobile della Polizia di Stato.




E’ stato mostrato  un filmato attraverso il quale gli alunni hanno potuto osservare  le situazioni di emergenza verso cui la squadra è chiamata ad intervenire sul territorio nazionale.





Alla visione del documentario è seguito un dibattito, ricco di interventi pertinenti,  che ha pienamente coinvolto i ragazzi.
Successivamente si sono tenute delle simulazioni negli spazi esterni della scuola:  gli alunni hanno osservato dal vivo   gli  strumenti  in dotazione alla squadra e hanno simulato situazioni reali. 






 Un’altra occasione di crescita e di formazione nell’ambito dell’educazione alla legalità.

lunedì 20 marzo 2017

II Torneo Nazionale di Geometriko

Se nell’a.s. 2015/2016 il Torneo Geometriko aveva fatto capolino nella nostra scuola come un’ardita sperimentazione, quest’anno è stato riproposto  come consolidata realtà.
Parlano i numeri: l'anno scorso hanno partecipato 10 classi seconde e terze,  circa 200 alunni; quest'anno il gioco ha coinvolto 23 classi e  ben 500 alunni!

Ma cosa è Geometriko? 
E' un  gioco didattico basato sulla Teoria Gerarchica dei Quadrilateri ideato dal prof. Leonardo Tortorelli,  che appassiona e coinvolge gli studenti -  fornendo loro strumenti per sviluppare le competenze geometriche e potenziare le abilità visuo-spaziali.
Per gli insegnanti  è uno mezzo accattivante  per  veicolare contenuti altrimenti noiosi.

Il Torneo Geometriko  è una gara articolata in fasi:  tornei di classe,  tornei di Istituto, fase regionale.
I campioni di Istituto e i primi classificati ai tornei regionali  sono ammessi alla fase successiva, ovvero alla  finale nazionale, articolata in semifinale, finale e finalissima nazionale,  che si svolgerà con il patrocinio della Regione Puglia  a Uggiano, vicino Otranto.

A febbraio si sono disputate le finali d’istituto:  20 ragazzi, i più bravi a superare sia la selezione nella propria classe che le durissime semifinali d’istituto, si sono contesi il titolo di campione d’Istituto e il diritto di accedere alla fase regionale.  


Al termine di un’animata finalissima a 4, l’ha spuntata D’Abbrunzo Francesco di III N, quasi incredulo e visibilmente emozionato all’idea di poter andare di diritto in Puglia per le finali.




In seconda e terza posizione  si sono classificati  Cacciapuoti Gabriele di II O e Botta Syria di III O. 

Per entrambi, la possibilità di aggiudicarsi l’unico altro posto disponibile  per la finale nazionale si è concretizzata pochi giorni fa, quando nella sede di Villaricca del Liceo Pluricomprensivo Cartesio si sono disputate le gare regionali, organizzate e arbitrate dalla Coordinatrice Regionale per la Campania, prof.ssa Raffaella Pirozzi. 



I nostri si sono comportati benissimo: Gabriele ha sfiorato la finalissima classificandosi secondo al suo tavolo; Syria ha superato la selezione del primo tavolo e ha potuto disputare la finalissima contro altre tre concorrenti: una sfida leale e coinvolgente che l’ha vista alla fine guadagnare un bellissimo secondo posto, nonchè, grazie ad un ripescaggio, anche il brivido di partecipare alla finale nazionale. 



Ora aspettiamo gli esiti della gara nazionale. Tifiamo tutti per  per Francesco e Syria!


Ecco le foto di tutti i vincitori dei tornei di classe e di isti:







Per altre informazioni sul II Torneo Nazionale di Geometrico cliccare QUI










sabato 11 marzo 2017

Incontro con l'Arma dei Carabinieri.

Dal 2010 è operativo presso la stazione dei carabinieri di Villaricca un programma di educazione alla legalità che vede i militi “in azione” nelle scuole  - e anche in altri centri di aggregazione -  non in funzione “repressiva”, ma come formatori. 
In questa ottica si è svolto l’incontro tra il maresciallo Salvatore Salvati e i ragazzi delle classi II e III della nostra scuola.  


La collaborazione tra la scuola e l’ Arma dei carabinieri è un emblematico  esempio di  sinergia tra istituzioni per  lo sviluppo della cultura  della legalità e della  buona convivenza.

 “Per un controllo fermammo un’autovettura. Conducente e passeggeri indossavano tutti la cintura di sicurezza – racconta il maresciallo Salvati – Dal finestrino posteriore si sporse un ragazzino e mi salutò, dicendomi: ”Ciao maresciallo. Hai visto? Sono stato io a convincere mamma e papà a mettere la cintura.

L’interesse mostrato dai ragazzi, come dimostrano le seguenti impressioni, spinge a fare sempre di più. 


Durante l' incontro con il maresciallo Salvati  abbiamo affrontato diversi argomenti tra cui  il bullismo, la droga ed il pericoli che corriamo in rete. Sin dall' inizio ci è sembrato una persona molto determinata che sa interagire molto bene con i ragazzi,  facendoci capire cose importanti con leggerezza. Ci ha raccontato quando in caserma una madre andò a denunciare un episodio di bullismo, perchè il figlio da  alcunei settimane inventava scuse per non andare a calcetto perchè i suoi amici lo prendevano in giro e non gli passavano la palla solo perchè  non indossava vestiti firmati. Quando ci ha parlato di questo episodio siamo stati travolti dalle emozioni: tenerezza, perchè comprendevamo lo  stato d'animo del ragazzo ma  nello stesso tempo anche ammirazione, perchè ha avuto il coraggio di parlare alla madre.
Abbiamo imparato cose nuove, ad esempio non sapevamo  che per la legge i ragazzi con etá inferiore ai 14 anni non vengono puniti ma devono seguire dei corsi per capire di aver sbagliato e nei casi più gravi vengono allontanati dalle famiglie . 
È stato un incontro molto bello che ci servirá molto
La 3^A

E’ stato interessante ascoltare e informarsi su ciò che accade per strada. Il maresciallo ci ha anche dato dei consigli su come comportarci e ha detto che prima di fare qualsiasi cosa bisogna sempre riflettere e bisogna sempre dire la verità.  Maria Picaro II C


Il maresciallo ci fece  subito capire una cosa. Non ci avrebbe trattato come dei bambini, ma da ragazzi quali siamo. Credo che anche lui in fondo volesse abbattere questa barriera e parlare di alcuni argomenti  in modo diretto. A  parer mio giustamente, perché nonostante la nostra giovane età siamo comunque consapevoli di quello che succede intorno a noi. 
A volte sembra che "i grandi" vogliano farci crescere in una sfera di vetro, senza farci affrontare la realtà, eppure è una cosa senza senso. Il maresciallo cominciò subito dicendo che avremmo parlato del bullismo, del cyber bullismo e delle sostanze stupefacenti. Il discorso sul bullismo è stato  molto serio, non il classico: Non fate queste cose.
No,  di divieti sterili ne avevamo abbastanza. Addirittura facemmo anche un esempio piuttosto esauriente su quelli che sono i ruoli del bullo, della vittima e degli spettatori e sulle conseguenze legali e psicologiche su ognuno di questi personaggi. 
La vittima ad esempio, sentendosi sempre più esclusa e derisa  dagli spettatori potrebbe diventare un emarginato o addirittura  cadere in depressione. 


Dopodiché abbiamo parlato di un argomento a mio avviso più interessante: il cyber bullismo. La sala si fece più calda, più attenta, più tesa. Credo che un po' tutti i ragazzi si siano rispecchiati nelle parole del maresciallo,  perché ormai tutti viviamo in un mondo dove i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo sul cellulare, senza pensare al mondo esterno, e se provi solamente ad andare controcorrente vieni bollato come "stupido".
Mi é piaciuto davvero molto quest'incontro, spero che ci siano altre incontri  simili in futuro per gli altri ragazzi,  perché   sono argomenti e problemi REALI che vanno affrontati senza peli sulla lingua. Leonardo Russo III E

Abbiamo parlato del bullismo, un argomento che tocca da vicino molti ragazzi tra cui uno dei miei più cari amici. Ho pensato a quanto le persone agiscano senza pensare, senza dare importanza a ciò che provano gli altri. Insomma il gioco è bello quando tutti ridono. Ci ha spiegato, con delle scenette che ha fatto con dei ragazzi, che chi guarda e non interviene  è complice. Ci ha detto di pensare sempre con la nostra testa di non lasciarci mai influenzare dagli altri e se c'è qualcosa che secondo noi non è giusta è giusto rivolgersi a degli adulti. Mi ha comunicato in quel momento il mio motto. Pensare sempre con la propria testa e non farsi cambiare dagli altri perché ognuno di noi è unico e irripetibile e non deve diventare qualcun'altro a causa del gruppo. 
Conosco le problematiche relative alla  maggior parte delle  cose di cui ha parlato il maresciallo,  ma é stato bello ugualmente perché fermarsi a riflettere aiuta a crescere,  e anche se sono cose di cui ho discusso molte volte mi ha fatto piacere rifletterci su  ancora. 
Sara Anzalone III E


Un'altra cosa che ci ha raccontato il maresciallo e che mi ha stupito   è che se per esempio da giovani si fa qualcosa di sbagliato questo incide sul futuro. Matteo Navarra II C

Guardando il capo dei carabinieri, non so nemmeno io il perché ma mi sentivo al sicuro con lui, Forse era per la divisa che indossava, boh.
Iniziato ľ evento il Maresciallo ha iniziato a parlare di bullismo, un argomento molto delicato ma lui é riuscito a farci capire, anche attraverso una scenetta, che é una cosa sbagliatissima e che dai sedici anni in poi si puó essere puniti anche con la GALERA.
Abbiamo parlato della pedofilia...questo é un argomento che mi incuriosisce ma allo stesso tempo mi spaventa, ed é molto facile diventare vittima (pure con i Social Network).
In conclusione sono stato molto ma molto contento di partecipare a questo incontro e se in futuro alle scuole superiori ricapiterà non esiteró a farmi avanti.
Andrea Bavaro III E

Mentre parlava  il maresciallo mi sono appassionato a ciò che diceva, sia per come si esprimeva, sia per la sua gentilezza verso gli alunni.
Mi ha colpito molto quando ci ha parlato del cyber bullismo perché non mi sarei mai spettato che una cosa  all’apparenza banale potesse scatenare un putiferio.
Domenico Cante II C



giovedì 9 marzo 2017

Diamo i numeri

Nella scuola  media Ada Negri  si danno i numeri! 
Tranquilli, nessuno – ancora – è impazzito davvero. 

La scuola  partecipa alla III edizione del concorso “Diamo i numeri” -  una sfida incentrata su giochi e quesiti  logici e matematici  - ideato dalla S. S. di I grado Salvemini di San Sebastiano al Vesuvio.
Il concorso, riservato alle classi III delle scuole della provincia di Napoli,  ha previsto una selezione interna che permetterà ad 8 alunni che hanno ottenuto il miglior punteggio  di partecipare alla sfida finale .  
Il  21 febbraio  ben 128 alunni delle sezioni A, C, D, E, F, G, H, I e N hanno messo alla prova neuroni e pazienza per risolvere  20 item -  alcuni dei quali difficilissimi – che sono stati scelti dagli organizzatori per la prima qualificazione. 



Tripla difficoltà per i  ragazzi, che  sono stati raggruppati nelle aule secondo l’ordine alfabetico di tutti i partecipanti e non per classe,  e che in nessun modo hanno potuto contare sul buon cuore dei docenti, in quanto  durante lo svolgimento del test la supervisione  non è stata affidata a insegnanti di matematica  ma a docenti di altre discipline. 

Alla finale che si svolgerà il 19 maggio  presso la  Salvemini di San Sebastiano, saranno in gara  per l’Ada Negri tre ragazze e cinque ragazzi, per i quali già da adesso facciamo un tifo sfegatato. 
Ecco i nomi e i volti. 

Arboretto Francesco III N, Arcidiacono Michele III I, D’Alterio Giovanni III C, De Roberto Aurora III C, Di Cola Marcella III A, Di Nardo Carmine III C, Mallardo Alessandro III C, Migliaccio Alessandra III C.